Realismo mágico en aura de carlos fuentes
DI FARE STORIA DELLA LINGUA di Filomena Liberatori
La curiosità per un titolo alquanto insolito, Gente de Cervantes (2001), e ancora di più il sottotitolo, Historia humana del idioma español, qualche anno fa mi ha fatto scoprire un modo nuovo, simpatico e accattivante, di affrontare temi non sempre graditi agli studenti: ripercorrere la storia linguistica di un paese con un occhio attento alla realtà attuale e agli avvenimenti storico-culturali e socio-economici che ruotano intorno alla lingua e ne favoriscono l’affermazione e l’espansione o, al contrario, la spingono verso la regressione. Solo qualche tempo dopo ho collegato il nome dell’autore con il collaboratore di Rafael Lapesa per l’edizione di …ver más…
Per dare un’idea, se pure approssimativa, dell’impegno di Lodares sembra opportuno seguire l’ordine cronologico dei suoi saggi. Non starò a ricordare le polemiche suscitate dall’art. 3.1 della Costituzione del 1978 per la denominazione della lingua comune: mentre la RAE proponeva l’ormai consolidato «español» o «lengua española» – parallelamente a quanto era avvenuto in Francia, Italia, Germania, Inghilterra – i politici preferirono il termine più arcaico e più neutro: «El castellano es la lengua española oficial del Estado. Todos los españoles tienen el deber de conocerla y el derecho a usarla». Altrettanto numerose furono le polemiche sorte intorno al riconoscimento del valenciano come lingua ufficiale nella Comunidad omonima, visto che per la grande maggioranza degli studiosi è una semplice variante del catalano. Tuttavia, mi pare utile soffermarsi sul commento di Lodares (2000, p. 20) proprio sulla seconda parte di questo primo comma: «Una lengua no se aprende por obligación ni por mandato legal, se aprende por necesidad o interés». Questa frase riassume e spiega la diffusione delle lingue più importanti, soprattutto di quelle usate nella nostra era “globale”; è vero che in alcuni contesti dittatoriali sono state imposte le lingue del gruppo dominante, ma è altrettanto vero che il “castigliano” diventa “spagnolo” quando la